La Puglia
E’ in Puglia che la famiglia Vinci ha saputo amorevolmente valorizzare le peculiarità della propria terra in una tradizione secolare ed inesausta che si è giovata dello strettissimo dialogo tra l’uomo e la natura.
A ridosso della costa adriatica in quella parte di territorio che fonde Valle d’Itria, Bassa Murgia e Alto Salento, tra Trulli e Grotte naturali nella millenaria terra di Egnazia.
Terra di Japigi e Peuceti, di Messapi e Greci, la terra di Egnazia è abitata da rare e secolari piante d’ulivo che vivono la storia dell’umanità da più di duemila anni. Al Neolitico (5000 a.C.) risalgono i primi ritrovamenti dell’ulivo in Italia e riguardano in particolar modo il territorio di Egnazia.
Qui stanziarono le prime popolazioni mediorientali probabilmente di origine caucasica che, durante le loro permanenze commerciali, importarono in Puglia le prime piante d’ulivo.
Importanti ritrovamenti archeologici attestano la presenza di questo frutto e i molteplici utilizzi che se ne facevano, dall’alimentazione alla cosmesi, dalla medicina all’uso per illuminazione sacra e civile.
Queste antiche e sagge piante, oggi rientrano in un progetto di protezione, ed una legge regionale disciplina la tutela, la manutenzione e valorizzazione, per difenderle dallo sradicamento a fini speculativi, per farne sfoggio in ambienti lussuosi e privilegiati, alterando irrimediabilmente la morfologia del territorio della Puglia e l’ecosistema naturale delle nostre valli.
Gli ulivi secolari sono il simbolo naturale più conosciuto e diffuso della Puglia, sono i giganti delle nostre campagne.